giovedì 21 aprile 2011

MANGIALONGA a Leivi

Come vi avevo preannunciato ecco i dettagli della Mangialonga


Si cammina e si mangiano i piatti tipici della tradizione ligure...partecipate numerosi!!!
(e tenete le dita incrociate per il tempo, sperando che sia come lo scorso anno)

giovedì 14 aprile 2011

PASSEGGIATA DI PRIMAVERA

E come Valentina anch'io sono stata presa dalla voglia di fare una passeggiata, o sarebbe meglio dire che Tess, la mia giovane leonberger, mi ha chiaramente fatto capire (naso sul guinzaglio) che era una bellissima giornata e bisognava andare.
sentiero 5 Torri da Via al Castello
Così ci siamo avviate con Tess al guinzaglio e Lily, la border, libera che procedeva con effetto elastico: rapidamente avanti e al fischio di richiamo pronta a ritornare indietro. Abbiamo preso il sentierino dietro a casa, parte del percorso delle 5 Torri, e siamo arrivati in un luogo che frequento sin da bambina cui sono molto affezionata. La cima della collina dietro casa mia che si affaccia sulle montagne: belle piane contornate dal bosco di castagni e una quercia secolare che vale quanto un monumento.
Ci siamo incamminati sulla strada sterrata e arrivati al valico della Mula (strada che sale da zona Ca Peo) abbiamo girato a ds per andare alla sorgente, a Tess piace tanto!

Ma le sorprese non erano finite, subito avanti alla sorgente, dopo quest’inverno anglosassone decisamente ricca d’acqua, eccoci arrivati alla pozza una raccolta d’acqua come ce n’erano tante una volta in una zona ben pulita e….letteralmente ricoperta di violette. Ma in questo periodo i fiori sono moltissimi: anemoni come piccole stelline bianche rallegrano i boschi di castagni ancora spogli insieme a primule, polmonaria e ovunque ranuncoli gialli e la fioritura delle piante del prebuggiun: borragine (che, non solo buona ma anche bella, uso spesso nei mazzolini perché è bella e dura a lungo recisa!), dente di cane, dente di leone e le alte margheritine gialle delle sciscerbue mentre le margherite eleganti e giallo acide dei bonommi si trattengono fino a giugno. Anche la silene comincia la sua fioritura e quest’anno ci sono prati coperti dalle pratoline, avete notato?

 A proposito di fiori e prebuggiun potete guardare qui per i primi e qui per il secondo.


lily per il sentiero della Mula
Ritornando sulla strada sterrata abbiamo concluso l’anello scendendo a incrociare il  sentiero della Mula e sbucati in via al Castello siamo rapidamente rientrati a casa.


EUROFLORA “Il fiore che unisce”

Abitando in campagna noi 'ragazze' abbiamo quasi tutte come minimo un piccolo giardino che ci ruba soprattutto nella bella stagione una buona parte del nostro tempo, ma che ci ripaga con grandi soddisfazioni. Penso ad Anna e la vedo, come mi ha scritto qualche giorno fa - affacendata a  ripulirsi il giardino da sola dall'erba alta, dare il verde rame, concimare e così via - mentre nel frattempo sta pensando al prossimo post che vorrà scrivere parlando dei suoi fiori e delle sue rose.

Allora vi introduco all'argomento segnalandovi Euroflora, la più grande fiera del settore che si tiene ogni 5 anni in Liguria: se siete amanti di fiori e piante, è un appuntamento da non perdere, un vero e proprio immenso giardino da lasciare senza fiato per gli allestimenti di colori e di profumi.
L’evento che troverà spazio dal 21 Aprile al 1 Maggio nel quartiere fieristico di Genova, si svolge ogni cinque anni ed è arrivato alla decima edizione.

Che cosa è Euroflora? Potrei rispondere un'esposizione di piante e fiori, ma in realtà è molto di più.
Questo spettacolo unico al mondo, è capace attraverso la bellezza dell’esposizione, di puntare l’attenzione su alcuni dei temi più importanti del nostro tempo: la tutela della biodiversità, la capacità dell’uomo di vivere nel rispetto dell’ambiente e la necessità di mantenere un rapporto con la natura nella vita di tutti i giorni. Quest'anno con il claim "Il fiore che unisce" la rassegna si annuncia come un invito a riscoprire le ragioni profonde di una pacifica convivenza tra gli uomini che, nel rispetto per le diversità dei popoli e delle culture, ne esalti soprattutto i valori che uniscono, tra questi il rispettoso stupore per la bellezza della natura,  di cui fiori e piante con i loro colori e profumi sono simbolo.

L'acqua solitamente è l'elemento conduttore, per le piante l'acqua è vita: vi saranno zampilli, ruscelli, laghetti e cascate che si fonderanno nel verde rigoglioso della natura, creando un mondo bellissimo fatto di ambienti ricostruiti nei minimi particolari, il tutto circondati da profumi, forme e colori estasianti...sarà uno spettacolo nello spettacolo e non saprete dove posare gli occhi.
Io è già da un po' che non ci vado, ma il ricordo che ne ho mi è rimasto nel cuore e vi consiglio di fare questa esperienza, portando anche i bambini, anche se ho il dovere di informarvi che è un tour de force, raccomando scarpe comode, e che
soprattutto in certi giorni ed  in certe ore della visita ci sarà un certo affollamento...inoltre, come potrete immaginare, è meglio visitarla nei primi giorni quando tutto il verde è più rigoglioso e non ancora sciupato dalla permanenza in fiera.
Altra nota negativa, il prezzo del biglietto: intero 20 euro, i bambini dai 6 ai 14 anni la metà.
Qui il sito ufficiale

mercoledì 13 aprile 2011

sabato 9 aprile 2011

CARTOONS ON THE BAY a Rapallo

Si è aperta quest'anno mercoledì 6 Aprile la 15ˆ edizione di Cartoons on the Bay, il festival internazionale dell'animazione televisiva, organizzato da Rai Trade. Il paese ospite di quest'anno è il Brasile con eventi, incontri, mostre e, soprattutto, con una delle due attesissime anteprime di lungometraggi animati in uscita sui nostri schermi nei prossimi giorni. Si tratta di Rio, il nuovo cartoon della Fox realizzato dai creatori della fantastica ed esilarante saga dell'Era Glaciale, con il protagonista Blu, un rarissimo pappagallo addomesticato che non ha mai imparato a volare e che vive assieme alla sua proprietaria Linda in una piccola cittadina americana. La seconda anteprima è Winnie the Pooh, nuove avventure nel Bosco dei 100 acri, film che recupera le illustrazioni e gli studi originali di Walt Disney e riprende l'animazione tradizionale.

Il festival, che sarà articolato fino a domenica 10 nelle sedi di Rapallo, Santa Margherita e Portofino, propone molto altro, a partire dal concorso riservato alle nuove produzioni televisive animate provenienti da 42 Paesi, ad una serie di incontri e dibattiti (anche una giornata dedicata ai prodotti destinati alle Famiglie), ai temi della cross-medialità e delle nuove tecnologie.
Per informazioni dettagliate vi rimando qui

giovedì 7 aprile 2011

VERSO IL SANTUARIO DI MONTALLEGRO andando per asparagi selvatici

La campagna è in questo periodo particolarmente verdeggiante e rigogliosa e domenica scorsa, contrariamente a quanto ormai non avveniva da tempo, guarda guarda, splendeva pure il sole. Così che, partiti gli ospiti, abbiamo deciso di fare una breve gita all'aria aperta, anche per far conoscere alla mia amica Elena che da Piacenza è venuta a farci visita, la bellezza del percorso panoramico che porta dal Passo dell'Anchetta al Santuario  di Montallegro. E' proprio a causa sua, presa - come dice lei -da "scalmanone" (n.d.t. voglia irrefrenabile) per due uova al tegamino con asparagi selvatici, che la passeggiata è diventata l'occasione per raccogliere queste prelibatezze che la natura ci offre spontaneamente.
Per quanto riguarda i dettagli del percorso, che volendolo rendere più impegnativo, si può iniziare anche più a valle partendo da Chiavari, vi rimando alla pagina di Leivinvita dove è descritto dettagliatamente. La zona è molto frequentata anche dagli appassionati di mountan bike perchè offre passaggi tecnici che si alternano a
piacevoli saliscendi immersi in boschi fantastici con qua e là scorci di veduta mare.

Una volta arrivati al Santuario si può scegliere se fare una sosta presso uno dei punti ristoro oppure, come avremmo voluto fare noi, scendere a Rapallo con la funicolare.
Peccato, e tenetelo presente, che l'ultima corsa è alle 17.30 ed ormai era tardi.

I prelibati asparagi selvatici hanno poco a che vedere con gli asparagi coltivati: molto più esili e sottili, con un sapore più intenso e leggermente amarognolo ed ottime proprietà diuretiche e depurative.
Sono difficili da individuare per chi non ha l'occhio allenato, è un po' come andare per funghi, bisogna essere buoni osservatori. Vedere gli asparagi dove crescono, cioè in un prato incolto, lungo un sentiero erboso o in mezzo ad una macchia, verde su verde, non è facile. Bisogna guardare bene  e comunque non è matematico che se guardi vedi quello che cerchi: non è detto che li vedi subito, magari li vedi quando passi dallo stesso sentiero al ritorno, solo perchè è cambiata la prospettiva, la direzione dello sguardo.

Gli asparagi sono dei turioni, cioè germogli, che emergono dalle radici inizialmente teneri e non ramificati: è questo il momento giusto per raccoglierli perchè poi diventano coriacei e si ramificano. Dovete quindi cercarli alla base vicino alla pianta madre che è quel cespuglietto spinoso che vedete nella foto sopra, facendo attenzione a non pungervi e nel frattempo ad evitare eventuali spiacevoli incontri con le vipere, che con il tepore primaverile si risvegliano dal letargo. Ebbene, se siete riusciti ad arrivare indenni fino a questo punto ed avete pure individuato l'oggetto delle vostre brame, spezzatelo con le mani nella parte di confine tra il tenero ed il legnoso...è fatta!!! Quasi fatta, perchè con 1 asparago ci fate poco o nulla, quindi ripetete l'operazione fino ad averne almeno un piccolo mazzettino.

Vedrete che la soddisfazione che avrete quando porterete a casa il vostro "tesoro" sarà talmente grande che ripagherà tutte le vostre fatiche! Adesso l'ultima, ai fornelli: sono ottimi nella frittata, per un condimento semplicissimo per la pasta magari con crostacei e pomodoro fresco, ma il massimo gli asparagi selvatici lo danno con il risotto (con il vialone nano il connubio è perfetto). Il trucco sta nel non buttare niente: la parte terminale dell'asparago va nel risotto, mentre con le parti del gambo più dure si fa preventivamente il brodo per cuocere il riso, aggiungendo a piacere anche una bustina di zafferano. La foto non ce l'ho, magari mi mandate le vostre...

Valentina








sabato 2 aprile 2011

LA FESTA DEL CIOCCOLATO PIU' GRANDE DELLA LIGURIA (con una delle mie ricettine)

Udite udite! Per tutti gli amanti del cioccolato - e, scusatemi,chi non lo è? sono bestie rare! - a Lavagna il prossimo weekend si svolgerà 2a edizione di Cioccolavagna con 21 cioccolatieri e più di oltre 40 stands. Ci saranno degustazioni gratuite e vendita di cioccolato in tutte le salse e le forme.
E poi spettacoli e giochi gratuiti per tutti, musica, esibizioni di ballo, lotteria, concorso di bellezza, spettacolo di sbandieratori e animazione per i bambini. Bè, insomma, vale la pena organizzare un weekend al mare, e intanto che ci siete...fate uno strappo alla dieta incominciata in vista dell'estate...dopotutto c'è ancora tempo!!!

Parlando di cioccolato, non potevo non proporvi un'altra ricettina ovviamente con il suddetto ingrediente :)
Nel frattempo è di nuovo sabato e domattina ci sono altre bocche da sfamare, senza contare le mie figlie, che di questi bocconcini sono davvero golose ed io glieli concedo volentieri visto che alla fine è quasi pane senza troppi pasticci.


BOCCONCINI AL LATTE CON GOCCE DI CIOCCOLATO

Ingredienti per circa 25 bocconcini:

500 gr di farina (1/2 manitoba e 1/2 tipo 00)
300 gr  di latte
50 gr    di burro
25  gr di lievito di birra
40 gr di zucchero
8 gr di sale
150 gr di gocce di cioccolato fondente

Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme ad un cucchiaino di zucchero e lasciate riposare 10 minuti finchè si forma un po' di schiuma. Mettete la farina, il resto dello zucchero ed il sale in una grande ciotola, fate il buco nel mezzo e versateci dentro il composto con il lievito ed il burro ammorbidito. Amalgamate  gli ingredienti e poi trasferite sulla spianatoia, impastando per una decina di minuti, aggiungendo solo verso la fine le gocce di cioccolato. Se avete la macchina del pane, fate fare tutto a lei, sciegliendo il programma di solo impasto e mettendo le gocce quando vi dà il segnale. Fate puntare per 20 minuti, che significa lasciare riposare la pasta prima di farla lievitare, in una ciotola coperta. Ora dall'impasto ricavate tanti pezzetti di circa 30 gr e formate i panini  con un movimento rotatorio della mano sulla spianatoia, cercando con il pollice di spingere le increspature alla base e di mantenere la superficie superiore liscia...uffa, come faccio a spiegarvi??? ci vorrebbe un video, la prossima volta mi organizzo!! Sarò un po' fissata, ma questo procedimento si chiama 'chiudere la pasta' e serve a fare lievitare meglio il pane quando è in forno.
A questo punto mettete "le creature" sulla teglia coperta con carta da forno e lasciate lievitare finchè non sono raddoppiate di volume.
Se volete potete prima di infornare spennellare con latte o uovo sbattuto, io non l'ho fatto.
Scaldate il forno a 220 - 230 gradi e cuocete finchè sono dorati, dipende dalle dimensioni dei panini, per circa 10 - 15 minuti.
Sì, lo so che il forno vi sembrerà troppo caldo e avrete paura di carbonizzare la vostra opera, ma vale la regola: più i pezzi sono piccoli e più la temperatura deve essere alta ed il tempo di cottura breve, altrimenti diventerebbero armi di offesa da tirare con la fionda invece di essere soffici come il panbauletto confezionato, il cui sapore non ha niente a che vedere!

Martina ha fatto la prova stamattina a colazione, non senza avermi prima richiesto una farcitura extra con crema alla nocciola ;)


Giudizio: PROMOSSA A PIENI VOTI!

Valentina





Questa ricetta partecipa al contest di La cucina di Esme